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venerdì 27 marzo 2009

Caridina japonica


La Caridina Japonica (yamato numa ebi) o Caridina multidentata è un gamberetto d'acqua dolce appartenente alla famgilia degli Atyidae, può arrivare fino a 3-4cm.

Originaria del Giappone, Corea e Taiwan si trova in ruscelli e risaie, cibandosi di alghe e all'occorrenza svolge anche il ruolo di spazzino.

Questo gamberetto presenta con il carapace trasparente con numerosi puntini rossi e una linea color rosso sulla schiena. Ha delle piccole chele utilizzate per strappare le alghe da legni e rocce, ma anche per afferrare resti di cibo. Occhi neri e antenne sulla testa che la aiutano a orientarsi e muoversi in acqua. Per riconoscere il maschio dalla femmina si possono guardare i puntini disposti lungo il corpo, nella femmina sono disposti in modo da formare una linea mentre nel maschio sono più distaccati, inoltre la femmina è di norma più grande del maschio e presenta le appendici natatorie più appuntite. Il modo comunque più sicuro è quello di vedere se vi è la presenza di uova sotto le pendici natatorie.
Animali sociali vanno allevati in gruppi di 15 esemplari per poterli vedere svolgere il loro lavoro di mangia alghe anche a luci accese. Timide per natura richiedono una vasca con folta vegetazione dove nascondersi, gradite soprattutto il muschio di Giava e le piante che formano "tappeti". Oltre a cibarsi di alghe si nutrono anche di avanzi di cibo e appena presa confidenza possono anche prendere il cibo dalle dita, anche eventuali pesci morti vengono divorati dalle japonica e in presenza di avannotti molto giovani possono trasformarsi in predatori temibili. Le alghe sono il loro cibo prediletto ma alghe nere e marroni non vengono mangiate tranne quando sono molto giovani e tenere. È meglio tenere la Japonica in vasche chiuse perchè se in vasca non vi sono abbastanza nascondigli e se sono presenti pesci aggressivi che inseguono le japonica in modo insistente queste saltano fuori senza pensarci due volte.
Altro killer di Japonica sono i filtri interni: possono offrire rifugio ma possono anche intrappolarle, quindi è consigliabile usare un coperchio e una rete fitta davanti alla bocca d'aspirazione del filtro. Attenzione a pesci come discus e scalari che possono rivelarsi aggressivi e cercare di mangiare i nostri gamberetti, ma in presenza di una buona vegetazione non c'è questo pericolo in quanto le japonica sono molto rapide nel rintanarsi tra le piante.

I valori dell'acqua non hanno molta importanza in quanto si adattano bene a tutti i tipi di acqua, ma un acqua con ph neutro o leggermente acido è preferibile.
Importante è invece la durezza dell'acqua: una durezza media aiuta la formazione dell'esoscheletro e quindi la frequenza delle mute sarà maggiore.

Durante il periodo della muta la caridina è molto vulnerabile e tende a trovare un buon nascondiglio lontano dai pesci e anche dalle altre caridine, di solito sotto un tronco o qualche roccia oppure in intricati cespugli di piante.
Le caridine sono molte robuste ma sono sensibili all'ammoniaca e alle basse concentrazioni di ossigeno quindi in caso di trattamento medicinale e bene mettere in funzione un aeratore (cosa da fare anche per i pesci in quanto il consumo di ossigeno è maggiore), in buone condizioni di allevamento possono vivere per due o tre anni.

La riproduzione:

La femmina tiene le uova di colore verde scuro in sacchetti all'interno del corpo e quando è pronta sposta le uova tra le appendici natatorie. Le larve, piccolissime si nutrono di fitoplancton, non semplice da procurare. Se riuscite comunque a farle arrivare ad 1cm potete passare passare al cibo per pesci sminuzzato.



Caratteristiche dell'acqua:
Durezza dell'acqua: dai 10° ai 30°
PH: da 6,5 a 7,5
Temperatura: dai 24° ai 27°C

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