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lunedì 23 marzo 2009

Pterophyllum Scalare

Pterophyllum scalare, comunemente chiamato Scalare o Pesce Angelo è un pesce tropicale d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei ciclidi.


Classificazione:
  • Regno: Animalia
  • Phylum: Chordata
  • Subphylum: Vertebrata
  • Infraphylum: Gnathostomata
  • Superclasse: Osteichthyes
  • Classe: Actinopterygii
  • Sottoclasse: Teleostei
  • Superordine: Acanthopterygii
  • Ordine: Perciformes
  • Sottordine: Labroidei
  • Famiglia: Cichlidae
  • Sottofamiglia: Cichlasomatinae
  • Genere: Pterophyllum
  • Specie: P. scalare
Nomenclatura binomiale
  • Pterophyllum scalare
Ciclide amazzonico apprezzato per la sua imponenza ed eleganza. Fa coppia fissa con la femmina, lo Scalare forma coppie monogame che rimangono fedeli tutta la vita: se uno dei due dovesse morire, difficilmente l'esemplare rimasto trova un altro compagno per cui non comprate scalari single, ne soffrirebbero.

Lo scalare può raggiungere abbondantemente i 25 cm, ma raraente si incontrano in acquari esemplari di più di 13 cm, è quindi opportuno ospitarlo in vasche non solo lunghe ma alte almeno 50 cm. Lo Scalare è caratterizzato da un corpo alto, molto compresso ai fianchi. Il profilo dorsale è alto ma arrotondato, così come quello ventrale, più pronunciato. La pinna dorsale e quella anale sono molto alte, sorrette da lunghi raggi, che si riducono e diventano più sottili verso la parte terminale della pinna. Le pinne ventrali sono filiformi, formate da pochi raggi duri. La pinna caudale è a delta, molto ampia, con i raggi laterali allungati.
La livrea selvatica presenta un fondo argenteo (con dorso giallastro e ventre tendente al bianco) con quattro strisce verticali bruno-nere (sette nella livrea giovanile).
Non è esigentissimo in fatto di acqua, purché sia sempre pulitissima, priva di nitriti, nitrati e fosfati.

Predilige un ph neutro o, meglio, leggermente acido: ph 6.5, kh 3, temperatura 27° (leggermente più alta per la riproduzione). Non è un pesce molto aggressivo, basta che non gli si inseriscano pesci molto piccolini, vive in branchi di 6-8 esemplari e spesso capita che tra maschi si azzuffano tirando in ballo anche le femmine. A volte non disdegna di cibarsi di eventuali piccoli compagni di vasca come i neon. E’ assolutamente sconsigliato ospitarlo con pesci aggressivi o di indole irruenta come i Barbus, che morderebbero senz’altro le stupende pinne a velo. Il dimorfismo non è evidente se non durante il periodo della riproduzione in cui sono evidenti gli organi sessuali. Come tutti i ciclidi amazzonici è indispensabile che l’acquario sia ricco di piante, legni di torbiera e con acqua leggermente ambrata. Indispensabile è che il sistema filtrante sia efficientissimo.


Riproduzione:

Qualche giorno prima della deposizione, la coppia inizia a ripulire accuratamente la foglia di una pianta sulla quale verranno fatte aderire le uova. Durante la deposizione la femmina e il maschio passano a turno sulla superficie della foglia: la femmina depone le uova e il maschio la segue nei suoi passaggi rilasciando gli spermatozoi. A deposizione avvenuta, la coppia cura le uova e sorveglia il territorio finché queste non si schiudono. Le cure parentali consistono nella rimozione delle uova non fecondate e nell'ossigenazione, favorita dal ricambio dell'acqua che i genitori assicurano tramite rapidi e ripetuti movimenti a ventaglio delle pinne pettorali. Una volta avvenuta la schiusa, i genitori continuano a curare gli avannotti per alcuni giorni, abbandonandoli poi al loro destino.

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